Shirogamon e Kurogamon in pixel art
La katana è un'arma che serve per giustiziare, non pensare mai di salvare qualcuno.



Capitolo 41 - Addio, Professor Tobari

Cover del capitolo 41
Titolo originaleさようならば、帷先生
Data di pubblicazione18 novembre 2007
Volume8
Eventi presenti nell'animeIn parte
Pagine36

Kōichi è uno di due sopravvissuti. L'altro è Shiratama, la gatta di Miharu. È un gatto immortale con un cuore umano, quindi capisce e pensa come un umano nonostante abbia l'aspetto di un gatto.
Lei ha vissuto con la famiglia Rokujō, mentre Kōichi è stato adottato dalla famiglia Aizawa, ma il loro obiettivo non è cambiato: trovare il possessore della tecnica segreta e liberarsi dall'immortalità.
Ma torniamo a Tobari e a dieci anni prima: perché Kōichi e Shiratama, che da secoli inseguono la tecnica segreta, si sono ritrovati così vicini alla famiglia Rokujō? E perché Miharu non ricorda nulla di dieci anni prima, proprio come loro?
Secondo Kōichi, uno dei genitori di Miharu, Asahi o Akatsuki, entrambi morti in un incidente più o meno in quel periodo, era il precedente possessore dello Shinrabanshō.

Tobari ha un flashback, ricordi disordinati gli riempiono la mente: Asahi disperata, il nonno di Tobari sanguinante a terra, Miharu smarrito, l'aereo che ha portato Tobari e suo nonno in Giappone, Akatsuki che accoglie Tobari, ombre che accusano Tobari di omicidio, un fallimento, lo Shinrabanshō si trasferisce accidentalmente all'interno di Miharu bambino. Tobari, lui è l'unico che deve ricordare tutto, deve mettere in salvo Miharu. Un'ombra minacciosa si avvicina a Miharu bambino e... il flashback si interrompe, forse troppo drammatico per essere sopportato.

Kōichi è convinto che Tobari fosse già a conoscenza che la tecnica segreta sarebbe ricomparsa dentro Miharu, altrimenti non avrebbe cercato in tutti i modi di mettersi in contatto con lui. Probabilmente, Tobari ha già avuto a che fare con la tecnica segreta prima di conoscere Miharu, quindi spetta a lui decidere cos'è meglio fare adesso.
Shiratama pensa che Kōichi abbia detto troppo.

Da Hanabusa, Tobari riflette.
Yoite sta ricattando Miharu per ottenere ciò che vuole? Eppure Miharu sembra determinato, non costretto.
Consultare Fūma? Inutile.
Gli resta solo l'Engetsurin; che i Lupi grigi decidano di estrarre la tecnica segreta da Miharu o di manipolare Miharu per fargli usare la saggezza per i loro scopi, Miharu sarà comunque in pericolo. Rimane solo una cosa da fare, e Tobari sembra determinato a farla.

Intanto Raimei confessa a Kōichi di aver promesso a Miharu di rubare l'Engetsurin. Durante la telefonata del capitolo 40, Miharu chiede a Raimei se è davvero disposta a farlo e se le sembra la cosa più giusta, visto che fa parte del clan Shimizu. E in ogni caso, visto che è una cosa seria, se lei dovesse decidere di ucciderlo nel nome del clan Shimizu, lui lo accetterebbe di buon grado.
Raimei si è depressa, si rende conto di essere stata stupida: non osserva cosa le sta intorno, non sa tenere i segreti, non si preoccupa di niente, e non è neanche semplicemente ingenua, ma Kōichi la consola, secondo lui sarebbe triste se tutti fossero astuti, non c'è niente di male nell'essere onesti.
Mentre si dirigono verso la casa di Tobari, vengono attaccati da Yukimi, che vuole appunto sapere dove si trova l'Engetsurin. Raimei rivela tutte le informazioni importanti senza rendersene conto...

Tobari intanto è sparito.
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